Fabio Lazzerini: “Novanext esempio di M&A industriale, puntiamo a un EBITDA in forte crescita”
A margine della conference NextGems 2025, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Comtel Fabio Lazzerini ha illustrato la strategia di integrazione industriale del Gruppo e i piani di crescita per il prossimo biennio.
Fabio Lazzerini: sinergie industriali e crescita strutturata
“Abbiamo una politica di M&A ispirata da integrazioni industriali – spiega Fabio Lazzerini – Non guardiamo aziende che non abbiano un core business affine al nostro. L’acquisizione della maggioranza di Novanext ne è l’esempio: opera nel nostro stesso settore ma con tecnologie complementari, e questo permette di ottenere sinergie non solo di costo, ma soprattutto commerciali”. Comtel, che nel 2023 era una società da 42 milioni di fatturato, si sta evolvendo in una capogruppo strutturata, con un nuovo modello organizzativo che integra funzioni e responsabilità tra le aziende partecipate. “Questo ci consente una maggiore efficacia nell’attuazione del piano di integrazione – aggiunge l’Amministratore Delegato – Ci aspettiamo un EBITDA in crescita a una cifra alta già nel prossimo esercizio, grazie alle efficienze operative e all’unione delle reti commerciali”. Nonostante un semestre caratterizzato da importanti operazioni straordinarie – la quotazione in Borsa a febbraio, l’acquisizione del 60% di Novanext e il closing della divisione NEC EMEA Unified Communications – il Gruppo ha registrato una solida crescita del backlog, aumentato di circa 45 milioni di euro. “Questo risultato – commenta Fabio Lazzerini – testimonia la forza del nostro portafoglio ordini, trainato soprattutto dal settore industriale. Siamo ben distribuiti tra pubblico e privato, con clienti enterprise di grandi e medie dimensioni. Inoltre, stiamo aumentando la componente di servizi ricorrenti, così da partire ogni anno con un backlog certo e una base di ricavi stabile”.
Comtel riduce il debito e guarda all’Europa: più margini, nuovi mercati e startup nel piano di Fabio Lazzerini
Parallelamente, Comtel ha continuato a ridurre sensibilmente l’indebitamento a medio – lungo termine, aprendo nuove opportunità per la crescita futura. “Abbiamo portato avanti un percorso virtuoso – sottolinea Fabio Lazzerini – La riduzione del debito ci permette ora di guardare a nuovi strumenti di finanziamento per sostenere anche la crescita organica, oltre alle operazioni straordinarie”. L’AD prevede che i benefici delle integrazioni si vedranno pienamente nel 2026. “Nel prossimo anno entreranno a regime tutte le sinergie operative, con il contributo della divisione NEC EMEA che ci consente di lavorare come produttori, aumentando così la marginalità. Inoltre, il backlog continua a crescere, insieme alla quota di ricavi ricorrenti”. Comtel punta ora a consolidarsi come player internazionale nel settore tecnologico. “Fino a luglio 2024 non avevamo mai venduto un apparato all’estero, anche se supportavamo i nostri clienti globalmente – racconta Fabio Lazzerini – Con l’acquisizione della divisione NEC EMEA, gestita dall’headquarter europeo in Olanda, abbiamo aperto due linee di business: una focalizzata su hotellerie e crociere, l’altra sulla distribuzione a circa 70 – 80 system integrator in tutta l’area EMEA”. Un asset strategico che permette a Comtel di distribuire non solo prodotti ex-NEC, ma anche soluzioni proprie o sviluppate da startup partner. “Abbiamo lanciato un programma dedicato alle startup tecnologiche: offriamo non solo la commercializzazione in Italia, ma anche l’accesso immediato al mercato EMEA attraverso la nostra rete di system integrator – conclude Fabio Lazzerini – È un passo decisivo per aumentare la marginalità e consolidare il nostro ruolo nel panorama europeo”.




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