A2A, Renato Mazzoncini: presentato a Cernobbio il Position Paper sui data center
Al Forum Ambrosetti 2025 l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di A2A Renato Mazzoncini presenta il Position Paper realizzato dal Gruppo con TEHA Group sui data center: il loro sviluppo potrebbe contribuire alla crescita del PIL nazionale fino al 15%, generando 150mila posti di lavoro.
Renato Mazzoncini: dallo sviluppo sostenibile dei data center benefici per la collettività
Intelligenza Artificiale, cloud e Internet of Things continuano a spingere la domanda di dati e di potenza di calcolo rendendo i data center infrastrutture sempre più strategiche per la competitività e la sicurezza del Paese. Il loro sviluppo necessita che siano messi al centro di un modello industriale che generi efficienza, occupazione e rigenerazione urbana. È quanto riportato in “L’Italia dei data center. Energia, efficienza, sostenibilità per la transizione digitale”, il Position Paper realizzato da TEHA Group in collaborazione con A2A. Lo hanno presentato nel corso della 51esima edizione del Forum di Cernobbio l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di A2A Renato Mazzoncini, il Presidente di A2A Roberto Tasca e il Senior Partner e Board Member di TEHA Group Lorenzo Tavazzi. Secondo lo studio, che ne analizza il ruolo strategico in ambito economico e sociale, i data center potrebbero contribuire alla decarbonizzazione delle città, dare ulteriore impulso alle rinnovabili e accelerare il recupero delle aree dismesse. Tutte azioni che, nel complesso, potrebbero evitare l’emissione di circa 6 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, l’equivalente di quelle generate da 1,7 milioni di cittadini.
Renato Mazzoncini: crescita del PIL, nuova occupazione e spinta alla decarbonizzazione
Dai numeri riportati nel Position Paper emerge che lo sviluppo dei data center in Italia sarebbe in grado di contribuire alla crescita del PIL nazionale al 2035 del 6%, creando 77mila posti di lavoro e nello scenario migliore, si arriverebbe addirittura al 15%, con 150mila nuovi occupati. Secondo Renato Mazzoncini, si tratta di “un’occasione unica per un Paese che vuole rafforzare la propria competitività digitale ed economica”. Sebbene queste infrastrutture abbiano un impatto considerevole sulla richiesta di energia, l’AD e DG di A2A è convinto che “grazie alle nuove centrali termoelettriche a ciclo combinato di ultima generazione realizzate per garantire stabilità alla rete e alla forte crescita delle rinnovabili, il mix energetico italiano è già oggi in grado di sostenere la produzione necessaria”. “La vera svolta è però che questi hub digitali, se ben integrati, possono anche dare un valido contributo alla decarbonizzazione delle città: recuperando il calore generato è possibile fornire energia termica a oltre 800mila famiglie grazie alle reti di teleriscaldamento, come già facciamo a Brescia e come presto faremo a Milano – ha aggiunto il manager – Vogliamo contribuire a creare un modello di innovazione e sostenibilità, attraverso una simbiosi mutualistica tra i player che sviluppano data center e gli operatori del nostro ambito industriale per vincere la sfida del digitale, ormai inarrestabile”.




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